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Le sentinelle della legalità - Porto Tolle Rovigo

Hanno ucciso il magistrato, la moglie e la scorta, ma di certo i mafiosi non hanno ucciso le loro idee e la voglia di legalità. La migliore prova - vivente - è Angelo Corbo, poliziotto della scorta di Giovanni Falcone, presente all'esplosione sull'autostrada di Capaci, che dopo avere superato il devastante trauma gira per le scuole per parlare agli studenti e minare alle fondamenta quella paura e quella omertà che sono i pilastri del regno di Cosa Nostra.

L'incontro promosso da Auser Veneto con "Le sentinelle della legalità" della Fondazione Antonino Capponnetto" ha permesso a scolari e scolare di approfondire i temi di cui si era discusso e di giungere preparati e, sin dall'inizio, pronti a fare domande sia in merito al progetto, sia sulla vicenda di Angelo Corbo che ci accompagna in questi primi due giorni di appuntamenti veneti.

Lo scambio è stato serrato e pieno di curiosità e ha spaziato su molti temi interessanti. L'entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco, il passaparola fra giovani e giovanissimi degli scorsi anni ha permesso loro di toccare con mano le potenzialità di essere protagonisti, li ha aiutati a crescere nella consapevolezza di essere cittadini attivi e responsabili, ha sollecitato l’interesse di altri studenti e studentesse e nuove scuole si prenotano per il prossimo anno.

Non sono bastate due ore per rispondere a tutte i quesiti per questo si è prolungato l’incontro di un’altra mezz’ora e solo l'appuntamento successivo in un’altra scuola li ha costretti a chiudere l’incontro con tante domande rimaste senza risposta.
Il tempo di attraversare la strada e ad attenderci ragazzi e ragazze dell'Istituto comprensivo di Porto Tolle, veterana del progetto con loro il prof. Vincenzo Boscolo referente scuola per Rovigo.

Due nuove classi seconde li hanno accolti pronte a raccogliere la sfida. Con loro si è parlato di cittadinanza e Costituzione, di impegno civile in difesa dei beni comuni, di rispetto delle regole. Si sono riprese le esperienze dei loro compagni dello scorso anno, i loro approfondimenti sul tema dell’ambiente e le loro proposte alla propria Amministrazione negli incontri dello scorso marzo.

Le risposte di chi ha il governo della cosa pubblica sono state lacunose o sono mancate del tutto, ma non è un buon motivo per desistere, occorre essere tenaci e testardi nel richiedere risposte e impegni precisi, nell’esigere ascolto e interlocuzione, proprio come dei buoni cittadini e cittadine.

A riempire di emozioni l’incontro è stato il racconto di Angelo Corbo, agente di scorta di Giovanni Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci. La sua testimonianza ha toccato corde spesso nascoste e il silenzio di chi ascoltava è stato il segno più eloquente dei sentimenti che ha saputo suscitare. Ascoltare le sue parole qualche giorno dopo la morte di Totò Riina ha colpito particolarmente tutti, giovani e adulti. 
Per questa ragione si sono dati appuntamento per lunedì 19 marzo quando le giovani sentinelle non saranno più sette ragazzi e ragazze e tre genitori, come è accaduto in passato, ma scolari e scolare, studenti e studentesse di una primaria, una secondaria e di un Istituto Tecnico.

Domenico Bilotta - Responsabile Nazionale Progetto Scuola della Fondazione Antonino Capponnetto.

photo credit Rovigo Oggi