Conferenza di Organizzazione Auser: il 9 e 10 maggio a Roma
Alcune foto della Conferenza di Organizzazione svoltasi a Roma il 9-10 Maggio 2019.
“La Riforma entra a pieno titolo nella vita e nelle attività della nostra associazione – ha sottolineato il presidente Costa nella relazione introduttiva – va vissuta come un’opportunità per ripensare noi stessi. Trasparenza, capacità di rinnovamento, formazione, competenza e professionalità, ci dovranno accompagnare nello svolgimento delle nostre attività quotidiane. Senza rinunciare ai nostri valori e alla nostra storia. Non siamo un semplice fornitore di servizi ma un grande portatore di valori.
Le attività del Terzo settore e in particolare del volontariato nascono e devono restare sussidiarie, non devono assolutamente sostituire il pubblico. Sono attività che arrivano immediatamente alle persone alleviandone i bisogni”.
“Il salto di qualità chiediamo che lo facciano gli enti pubblici dando attuazione a quanto è scritto nel Codice Unico del Terzo Settore agli articoli 55 e 56, che declinano con precisione cosa si intende per co-progettazione e co-programmazione, temi già sanciti dalla legge 328/2000 ma applicati solo in poche regioni”.
“La riforma del terzo settore chiede agli enti locali di costruire una risposta ai bisogni sociali, in particolare quella relativa ai piani di zona, integrata con l’attività degli enti del Terzo Settore, serve una visione unica che, gestita dal soggetto pubblico, metta in sinergia tutto quello che il territorio può offrire, rispettando i ruoli primari e sussidiari, e favorendo la partecipazione dei cittadini alle attività di interesse pubblico e sociale”.
“Solo così possiamo rilanciare un welfare che possa definirsi universale e invertire la tendenza, ormai ventennale, a monetizzare i bisogni anziché fornire servizi, ponendo un argine all’illusione che ognuno di noi è in grado da solo di auto-costruirsi la risposta ai propri bisogni, magari attraverso un sistema assicurativo o con il welfare di secondo livello, questo non fa altro che aumentare le diseguaglianze e cancellare l’universalismo dei diritti di cittadinanza”.
Fonte Auser Nazionale