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Isolare gli anziani è una follia.

La dichiarazione di Enzo Costa: «Il tweet di Giovanni Toti l’ho trovato fuori luogo e disgustoso». 

«Ancora una volta nei momenti di confusione come quello che stiamo vivendo si va alla ricerca dell’anello debole della catena, in questo caso gli anziani, e si cerca di caricare su di loro responsabilità che non hanno. E in ogni caso è bene chiarire che le persone vanno rispettate a tutte le età: i bambini, chi studia, chi lavora e chi ha finito di lavorare.

Sono anni che parliamo di una popolazione che invecchia. Qualche dato: il 27% della popolazione italiana è over 65, tra qualche anno la percentuale salirà al 30%.

Non è stato fatto niente in questi anni. Eppure per tutte le persone fragili bisognerebbe fare progetti e mettere in campo tutele. Avviene per chi perde il lavoro, per i bambini, e allora perché per gli anziani no? Davvero non capisco perché l’anziano nella mente di qualcuno dovrebbe isolarsi, essere abbandonato a se stesso.

Dire ad una persona anziana che vive da sola “non uscire più di casa” non significa tutelarlo, ma lasciarlo solo.

Tolti alcuni servizi garantiti dal mondo del volontariato o dal terzo settore, quali sono state davvero le misure messe in campo in questi mesi dalle istituzioni per tutelare gli anziani? Ci vuole un cambiamento democratico, bisogna rimettere al centro la tutela e la vita di tutte le persone, a prescindere dall’età. Dobbiamo trovare soluzioni nell’immediato ma avendo già un occhio proiettato al domani. L’emergenza Coronavirus ha messo a nudo la nostra scarsa preparazione sanitaria e l’inefficienza dei servizi alla persona. Dobbiamo ripensare ad un modello inclusivo che tenga conto delle esigenze di tutte le persone, solo così possiamo ottenere risultati concreti. Non basta incentivare bonus vacanze, monopattini e biciclette, cose futili anche se utili. Dobbiamo concentrarci su servizi che migliorino la qualità della vita, anche degli anziani.»

Vita - Enzo Costa

 

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